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La Rocchetta Mattei: un gioiello moresco incastonato nell’Appennino bolognese

Rocchetta Mattei

Siamo a Grizzana Morandi, nel verde dell’Appennino Tosco-Emiliano, lungo la strada tra Bologna e Porretta Terme.

Qui si viene per immergersi nella natura in un contesto collinare tranquillo e suggestivo, assaporando con calma lo scorrere del tempo nei piccoli borghi, magari davanti a un buon piatto della tradizione.

Proprio qui, custodito tra le verdi montagne, sorge un castello che incanta e stupisce per la sua originalità. Uno stile eclettico dove l’architettura araba-moresca si coniuga perfettamente con quella medievale e liberty.

Si tratta della Rocchetta Mattei, costruita dal conte Cesare Mattei (1809-1896) sulle rovine di una antica costruzione risalente al XIII secolo, la Rocca di Savignano.

Rocchetta Mattei
Rocchetta Mattei

Per alcuni la Rocchetta Mattei è molto più di un castello: è energia e simbolismo.

Molte delle storie legate a questo luogo sono per lo più frutto di narrazioni popolari e miti privi di fondamento storico, tuttavia egualmente affascinanti.

Alcune leggende narrano che fu proprio lo stesso Conte a progettarne la struttura seguendo precise regole astronomiche. Pianeti e sistemi solari combaciano alla perfezione con la pianta dell’edificio per dar vita a un disegno più ampio e profondo, che va oltre l’esoterismo: studiare una “nuova medicina” più efficace di quella tradizionale, che aveva fallito nel curare la madre gravemente malata.

Pur non avendo conseguito alcun titolo accademico, il conte Mattei elaborò una nuova scienza che lui stesso definì Elettromeopatia, basata sull’abbinamento di granuli medicati e liquidi detti “fluidi elettrici”, volti a ristabilire il corretto equilibrio del corpo, riportandolo alla “neutralità”.

Questa pratica gli assicurò fama mondiale diventando una delle medicine alternative più diffuse al mondo tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900, richiamando nel suo palazzo anche svariati personaggi illustri.

Rocchetta Mattei

L’architettura del castello è un’amalgama di stili,
dove elementi autentici si mescolano a pure ricostruzioni.

Due sono i richiami decorativi più evidenti: l’Alhambra di Granada nel Cortile dei Leoni e la Grande Moschea di Cordoba per la cappella dove è sepolto il conte.

Cesare Mattei ha rovesciato teorie e rimedi e il castello ne rispecchia, attraverso la sua struttura, il pensiero. Mistero, stupore e meraviglia accompagnano il visitatore in ogni stanza, elementi alchemici prendono forma all’interno degli spazi, creando giochi di simmetrie e proporzioni che traggono l’occhio costantemente in inganno.

Rocchetta Mattei
Rocchetta Mattei

Stelle a otto punte, rose a cinque petali, ippogrifi, leoni, il bianco e il nero, torri sormontate da cupole dorate “a cipolla”.  Un ponte levatoio che conduce alla sua camera da letto, in cui sono ancora conservati i mobili originali.

Un monumento eclettico e misterioso che ti rapisce, grazie anche al racconto avvincente della nostra guida Carlo Carelli che, con i dettagli appassionati sulla vita del Conte e le sue innumerevoli stranezze, ci ha trasportati qualche secolo indietro in un’atmosfera… decisamente elettrizzante!

La Rocchetta Mattei è visitabile il sabato e la domenica (o in occasione di determinati eventi) solo su prenotazione.
Il costo del biglietto intero è di 10 €.

Vista la grande richiesta, il mio consiglio è di prenotare con un paio di settimane d’anticipo.

Per informazioni e prenotazioni:
www.rocchetta-mattei.it

Rocchetta Mattei