Torino è patria di piatti a base di carne come plin, agnolotti, tajarin al sugo d’arrosto, vitello tonnato e bolliti, tanto per citarne alcuni. Eppure le proposte vegan non mancano anzi, sono di altissima qualità basti pensare a Soul Kitchen e Antonio Chiodi Latini.
Il richiamo di questa città è irresistibile, soprattutto per il palato. Quando qualcuno mi chiede cosa abbia in programma, la mia risposta è sempre la stessa: “Mangiare!”. Con una scena vegana sempre più ricca, la città si conferma un paradiso per chi ama la cucina vegetale, tra ricette tradizionali rivisitate e proposte fusion come i dumpling che adoro.
Di ristoranti vegani a Torino avevo già scritto in questo articolo “Dove mangiare a Torino. Cucina creativa, ristoranti vegetariani e vegani“. Oggi invece voglio parlare di “fatto a mano“, peculiarità a cui mi sono ispirata nella scelta dei locali che ho provato.
Ma perché fatto a mano?
Ormai lo sappiamo, ridurre il consumo di carne fa bene al nostro organismo e all’ambiente.
La scelta è davvero ampia e il panorama delle alternative plant-based continua a crescere, con proposte che imitano i prodotti di origine animale utilizzando proteine derivate da soia, piselli, grano e funghi, fino all’ultimissima Redefine Meat, ovvero la carne stampata in 3d.
La maggior parte delle volte, però, si tratta di alimenti ultraprocessati, con troppi zuccheri, esaltatori di sapidità e coloranti alimentari. Cibi decisamente poco salutari. Personalmente non amo questo genere di prodotti, sebbene li abbia provati per curiosità, ecco perché in questa breve fuga torinese mi sono lasciata ispirare dalla semplicità, dalle preparazioni di una volta, quelle fatte rigorosamente a mano con ingredienti di recupero perché
il cibo è un bene prezioso e non va sprecato!
Ecco allora cosa puoi fare a Torino in 24 ore. Un percorso culinario, dalla colazione alla cena, all’insegna della sostenibilità e genuinità, senza tralasciare il gusto. Partiamo?
Sei più da colazione o da brunch?
Se ti piace fare colazione con calma tra le mura di casa (o del tuo hotel) allora devi recarti da
Panacea Social Farm
Diversi punti vendita a Torino, sito web
Qui trovi il pane fatto come una volta con solo 3 ingredienti, farina, acqua e sale. Per gli impasti utilizzano pasta madre e farine macinate a pietra che coltivano nel Parco Naturale di Stupinigi. Preparano torte, biscotti vegani, dolci senza zucchero e senza glutine.
E poi c’è lei, la torta di pane, nella variante vegana con albicocche, mele e cannella, e “classica” con cacao, uvetta e frutta. Una vera delizia, ancora più buona se lasciata riposare in frigorifero per qualche ora. Per realizzarla si parte ovviamente dal pane invenduto così da non sprecare nulla.
Un approccio sostenibile e innovativo volto al recupero di alimenti che hanno ancora un alto valore nutrizionale, come le trebbie da produzione di birra e il pastazzo ricavato dai succhi di mela, per produrre nuovo pane e prodotti da forno.
Il tutto ad un prezzo contenuto. Si sente spesso dire che mangiare sano costa troppo e c’è chi se ne approfitta. Da Panacea il cibo di qualità è anche accessibile, perché nutrirsi consapevolmente e bene è un diritto a cui nessuno dovrebbe rinunciare.
Tauer Bakery
Via Madama Cristina, 22 – Torino, sito web
Se i brunch sono il tuo mantra e vivresti di cinnamon rolls, dirigiti subito nel quartiere San Salvario, all’angolo tra via Giuseppe Baretti e Madama Cristina. Qui la tradizione anglosassone viene rielaborata con i sapori e gli ingredienti tipici delle ricette italiane. Tutto viene realizzato artigianalmente con ingredienti selezionati, come le nocciole del piemonte, il pistacchio di Bronte e le mandorle della Val di Noto.
Alessandra Torre, anima del progetto, è pronta ad accoglierti in un ambiente informale e conviviale tra mobili di seconda mano e carta da parati floreale, per conquistare le tue papille gustative con un menu ricco ed inclusivo, con tantissime proposte vegane mai troppo zuccherose.
È disponibile anche l’asporto che puoi prenotare tramite Whatsapp.
Pranzo green ai Giardini Cavour
Selezione Naturale
Via Andrea Provana, 3/d – Torino, sito web
Vicino ai Giardini Cavour in uno dei quartieri, a mio avviso, più belli e tranquilli della città, c’è un piccolo locale dove gustare piatti genuini vegetariani e vegani con frutta fresca e verdure di stagione. Tutto è preparato a mano con materie prime italiane di qualità per la maggior parte del territorio piemontese e acquistate da contadini locali.
Noi abbiamo scelto due piatti tra le specialità, la parmigiana di melanzane al forno e le falde di peperoni arrostiti ripieni di salsa stonnata, entrambi vegani e senza glutine. La parmigiana, per nulla pesante, ricordava come consistenza la Moussaka greca. Veramente appetitosa!
Facciamo un salto in Asia per cena?
Tuttofabrodo
Via Maria Vittoria, 41 – Torino, sito web
Gli Xiaolongbao sono il loro cavallo di battaglia, realizzati ciascuno con diciannove pieghe e ventuno grammi di pasta. Ma ci sono anche Buns, Dumpling, Shao Mai, Ramen e Noodles “rigorosamente tuttofattoamano” come ricordano le insegne luminose all’interno del locale.
Noi abbiamo scelto la nuovissima sede vicino a Piazza Vittorio Veneto, la cui progettazione è stata affidata allo studio Velvet di Torino. Uno spazio moderno e affascinante attento alla sostenibilità dove il punto focale è il bancone con affaccio diretto sulla cucina a vista. Un motivo in più per passare a trovarli!
Tante le proposte veggie gustose e succulente, dai Veggie Guao Bao con melanzane cinesi saltate in padella e maionese piccante, al dolce con i Red Bean Xiaolongbao farciti con fagioli rossi azuki. Oltre al cibo c’è grande attenzione anche per le bevande con una selezione di sake premiati in vari concorsi internazionali.
La semplicità è il primo passo della natura e l’ultimo dell’arte.
Philip James Bailey
In questo lungo weekend torinese mi sono immersa nei sapori autentici, quelli di una volta. Ogni piatto che ho mangiato racconta una storia di ingredienti locali e genuini, scelti con attenzione e trasformati in creazioni che celebrano gesti semplici e consapevoli verso noi che li consumiamo e l’ambiente che abitiamo.
Torino sa sorprendermi ancora una volta. Città cosmopolita, non solo a tavola, stupisce per la sua inclusività e ricercatezza e si riconferma uno dei miei posti del cuore dove torno sempre con grande entusiasmo e curiosità.